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Personal Brand e digital presence: costruire il proprio brand a partire da LinkedIn

LinkedIn permette di fare personal branding in modo efficace, offrendo ampie opportunità per il proprio posizionamento professionale. Ecco qualche consiglio per curare il profilo e usare il canale in modo strategico.

Una strategia di comunicazione per il personal branding

Avere un’impresa che funziona o essere dei professionisti affermati sono condizioni necessarie ma non sufficienti, per assicurarsi un brand personale di successo. La cura della propria immagine, un buon curriculum, il riconoscimento lavorativo, così come il carisma e l’originalità sono di certo elementi vincenti, ma per creare un vero e proprio brand personale occorre una strategia di comunicazione.

Come iniziare a costruire il proprio brand

Innanzitutto è necessario individuare i propri elementi di forza, metterli in risalto e continuare a valorizzarli nel tempo, per avere sempre qualcosa di interessante da raccontare: ottenere nuovi successi, intraprendere collaborazioni, ricevere riconoscimenti o prendere posizione su tematiche di pubblico interesse sono alcune delle attività utili a rafforzare il proprio personal brand. Questo vale per chiunque, piccoli imprenditori, leader di grosse aziende, professionisti affermati o all’inizio della carriera, personalità note.

Tutto fa brand

Anche se si potrebbe pensare che chi gode di una buona dose di successo e popolarità non abbia bisogno di niente per far parlare di sé, curare la propria immagine e la reputazione è in realtà un’esigenza comune a tutti coloro che vogliono creare e mantenere vivo il proprio brand.
In tanti, ad esempio, si sono cimentati nella scrittura di libri, ma c’è addirittura qualcuno che è riuscito ad avere come coautore il Papa in persona, mettendo a segno un colpaccio in termini di posizionamento e reputazione. Qualcun altro, dopo aver costruito uno dei più grandi imperi del commercio elettronico, ha deciso di fondare e dare il proprio nome a una scuola elementare, guadagnando dei punti importanti sul territorio. C’è poi il caso degli influencer che hanno dato spazio alla lotta contro il Coronavirus, parlando ai più giovani di norme di igiene personale, facendo così un salto reputazionale considerevole, che li ha portati dritti all’Ambrogino d’oro. Questi esempi per dire che qualsiasi azione, a qualunque livello, può rientrare nella sfera del personal branding, soprattutto se ben comunicata.

personal branding

Le potenzialità dell’online

Tralasciando le strategie messe in campo da chi un brand personale già ce l’ha, è importante sapere che al giorno d’oggi chiunque può fare personal branding grazie all’online. Essere presenti sui motori di ricerca e sui social network, infatti, permette a tutti di creare la migliore immagine di sé, di curarla e promuoverla per cercare opportunità di business, nuovi clienti o un nuovo datore di lavoro.

Puntare su LinkedIn

Il canale ideale per curare la propria immagine professionale è sicuramente LinkedIn. In quanto professional social network, infatti, è la piattaforma più adatta per posizionarsi come professionisti e per ottenere la giusta attenzione dal proprio pubblico. Qui, infatti, le persone e i brand condividono contenuti di qualità, ricercano informazioni su tematiche legate al mondo del lavoro e, in generale, investono la propria attenzione. La visibilità ottenuta su LinkedIn e le relazioni sviluppate al suo interno sono quindi molto rilevanti in termini di qualità

3 regole da rispettare per usare LinkedIn in modo efficace

LinkedIn è un social network e, in quanto tale, è un luogo in cui interagire e relazionarsi con gli altri. Trattandosi di un canale professionale, strategico per il proprio personal brand, è necessario fare attenzione a delle semplici regole di comportamento.

  • Chiarezza. La prima cosa da fare è assicurarsi di tenere una comunicazione chiara e semplice, per poter veicolare correttamente i messaggi senza disperdere l’attenzione delle persone potenzialmente interessate. 
  • Consistenza. Essere coerenti e talvolta insistenti sui messaggi chiave è utile per affermare il proprio posizionamento, dando sempre un contributo di qualità.
  • Costanza. È importante mantenere una presenza attiva sul canale, sfruttando tutte le occasioni utili per far sentire la propria voce in modo coerente con il posizionamento desiderato.
digital presence

7 step per ottimizzare il profilo

Per lavorare sul personal branding è importante partire dal profilo, lo spazio in cui ognuno può presentare i punti di forza e gli elementi di unicità che determinano l’immagine professionale e il posizionamento desiderato. Aprire il profilo non significa riportare fedelmente il Curriculum, ma sfruttare appieno le opportunità offerte dalla piattaforma, seguendo dei semplici accorgimenti.

  • Le parole chiave. Individuare e posizionare le keyword più rappresentative permette di sfruttare la SEO per poter essere trovati facilmente sul canale da chi è interessato a tematiche specifiche.
  • La foto profilo. Una foto professionale e rassicurante, in primo piano e, preferibilmente, con un’espressione sorridente, è molto utile per suscitare una buona impressione a prima vista.
  • La cover. Un profilo privo di copertina risulta poco curato. Al contrario, la presenza di un’immagine personalizzata o legata al proprio settore permette di presentarsi in modo più completo.
  • L’headline. L’intestazione, ovvero il breve testo che appare sotto il nome, accompagna il professionista in qualsiasi azione compiuta su LinkedIn e, per questo, deve comunicare in modo corretto e immediato chi si è e cosa si fa.
  • Il riepilogo. LinkedIn permette di inserire un breve testo descrittivo, che consente di riassumere gli aspetti principali della propria carriera, evidenziando anche elementi importanti come le soft skills, che potrebbero non avere il giusto rilievo nelle altre parti del profilo. Questo è uno spazio molto importante e strategico per posizionare le keyword e mettere in rilievo gli elementi principali del proprio brand.
  • Url. La url creata in automatico quando ci si iscrive sul canale in genere contiene del testo alfanumerico. Per poter essere trovati più facilmente sui motori di ricerca è utile ripulirla.
  • Contatti. Da non dimenticare l’inserimento di un recapito dove poter essere contattati al di fuori della piattaforma. Questo è anche lo spazio in cui inserire il link al proprio sito o a quello dell’azienda per cui si lavora.

Fonte Immagini: https://www.shutterstock.com

A CURA DI

SARA LODDO
SARA LODDO

Digital Marketing Consultant @ H-FARM Digital Marketing

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