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Camminare sul filo della multidisciplinarietà

Il Digital Marketing è in continua evoluzione, diventando sempre di più un’attività multidisciplinare come il Progressive Mountaneering

Qualche mese fa ho cominciato a seguire un account Instagram slackline-trentino su segnalazione di amico con cui condivido alcune passioni sportive, che da tempo mi parlava di un gruppo di ragazzi trentini e di come fossero riusciti a unire differenti specialità tutte annoverabili al tema degli sport alpini.

Sono un gruppo di ragazzi di Madonna di Campiglio di età compresa tra i 20 e 30 anni e sono più o meno tutti nati e cresciuti in quelle valli. Entro in contatto con loro e con un certo grado di “stokeness” cominciano a raccontarmi di un concetto a me completamente sconosciuto: il Progressive Mountaneering.  Mi spiegano che è la definizione di un nuovo modello sportivo, molto in ascesa in tutto il mondo, che mette insieme più discipline di diversi sport di montagna: trekking, freeclimbing, scialpinismo e infine lo slack-line. Lo slacklining è un esercizio di equilibrio e di bilanciamento dinamico. Il nome di quest’attività deriva dalla slackline, una fettuccia di poliestere o nylon tesa tra due punti sulla quale si cammina. I primi a praticarla furono gli americani negli anni 80, probabilmente nel parco dello Yosemite (Usa), da cui arrivano tante idee e invenzioni legate agli sport di montagna. Insomma, discipline diverse ma accomunate da uno stesso obiettivo: salire in alto e creare nuove vie di collegamento.

Mentre mi parlavano ho sentito subito una forte vicinanza al mondo del Digital Marketing soprattutto in relazione al tema della multidisciplinarietà e della contaminazione.

Quando ho iniziato a lavorare in pubblicità esistevano i “reparti”: se facevi il creativo dovevi vestirti da creativo e parlare come loro. Se eri un account dovevi avere una mentalità aziendalista e dare ragione sempre al cliente. Chi faceva produzione doveva parlare come un regista mancato. Insomma, imparavi a fare una sola cosa e dovevi essere il più bravo a farlo.

Oggi questo scenario è profondamente cambiato e se penso a quello che viviamo internamente in HDM penso che il mondo del marketing e della comunicazione sia davvero cambiato. A volte mi capita di leggere un Brief in compagnia di un data scientist, un esperto di CRO, uno strategist, a un art-director e un copy. Gente che non c’entra niente l’uno con l’altro, ma che insieme hanno la possibilità di generare idee speciali in grado di raggiungere performance incredibili. Questo approccio non è solo un approccio esecutivo sui progetti ma è anche un segno distintivo nel processo formativo che è stato messo in moto da H-Farm. Formare le persone vuol dire dare una visione orizzontale nello sviluppo delle competenze, un salto culturale enorme di cui siamo promotori da sempre e parte attiva.

Lo stesso salto che i ragazzi della vivono a centinaia di metri di altezza. E’ lo stesso principio per cui in HDM proviamo a percorrere sentieri inesplorati nel marketing e nella comunicazione.

P.s.  Inoltre, sono tutte attività sostenibili che rispettano l’ambiente e quindi molto in linea con alcuni progetti che HDM sta portando avanti negli ultimi mesi come, ad esempio, la partnership con https://www.climatepartner.com

Fonte Immagini e copertina: Slackline Trentino

A CURA DI

CLAUDIO VIGNOZZI
CLAUDIO VIGNOZZI

Digital Strategist @ H-FARM Digital Marketing

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